Street Lego, pezzi di strada costruita insieme

Un nuovo percorso è iniziato e questa volta più che mai penso sia giusto soffermarsi subito proprio sulla parola PERCORSO.
La definizione del vocabolario Treccani parla di “evoluzione, processo di graduale avanzamento e trasformazione” e credo che calzi a pennello con quello che mi piacerebbe realizzare insieme ai ragazzi del progetto Street Lego.

Innanzi tutto, di cosa stiamo parlando?
Facciamo un passo indietro.
Qualche settimana fa mi è stato chiesto di continuare a tenere dei laboratori di robotica presso il Centro di Aggregazione Street Up. Scrivo continuare anziché iniziare perché, in realtà, avevo già proposto alcune attività estemporanee di tinkering verso la fine del 2018: la risposta era stata piuttosto buona e abbiamo deciso di riprovarci.

A giudicare dal primo incontro direi che le premesse sono state ampiamente confermate: martedì scorso siamo partiti subito in nove e man mano che il tempo passava abbiamo raggiunto la dozzina, i gruppi si sono allargati, il tavolo si è riempito e alla fine c’erano ragazzi che programmavano ovunque, anche seduti a terra in mezzo al corridoio.

Abbiamo mosso i primi passi con Lego WeDo 2.0, ma penso che l’età dei partecipanti e il loro entusiasmo ci permetteranno di approdare presto “sul pianeta Ev3”.
Come immaginavo, per alcuni la prima reazione è stata di tiepido scetticismo di fronte alle proprie capacità: “io non ci riuscirò mai”, altri invece dubitavano sul fatto che quella coloratissima scatola piena di pezzi Lego potesse davvero contenere un potenziale robot. La verità è venuta a galla subito, (di)mostrando ai più dubbiosi le loro abilità, tradotte nella costruzione, senza difficoltà, dei mini rover Milo.

Alla fine al laboratorio hanno preso parte tutti: maschi, femmine, piccoli e grandi; i gruppi si sono formati piuttosto spontaneamente, senza badare troppo all’età dei componenti e all’esperienza con i mattoncini. Ogni “squadra” ha rispettato l’unica regola dell’attività – avere cura del proprio kit – i nomi dei partecipanti sono stati scritti sui coperchi (una sorta di dichiarazione di responsabilità, subito accettata di buon grado) e al termine del laboratorio ogni cosa è stata sistemata al suo posto.

Questa sera si replica, anzi, si continua, il viaggio è appena cominciato.
Chissà che il prossimo resoconto io non riesca a scriverlo con l’aiuto di qualche ragazzo del progetto Street Lego!

 

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