Scuola di Robotica ad ABCD 2017!
Si conclude oggi la tre giorni di workshop e attività di SdR al Salone Italiano dell’Educazione di Genova.
Sono state organizzate attività di ogni tipo, seminari, presentazioni, laboratori pratici, confronti e scambi di esperienze: tutti gli eventi hanno avuto successo, molti docenti hanno partecipato con entusiasmo, confermando l’estremo bisogno di condivisione e collaborazione che si sente nel mondo della scuola.
Dalla presentazione del progetto SUN a quella di Il mare in 3D e, di conseguenza, dello spazio MadLab. Dal workshop sull’uso di NAO per l’inclusione a quelli sull’impiego di Arduino e Roboable. Dispersione scolastica, bisogni educativi speciali, roboetica, cyberbullismo, sostenibilità, sono solo alcune delle parole chiave che hanno caratterizzato le proposte di Scuola di Robotica.
Ieri, nelle sessioni della mattina, ho partecipato anche io con due laboratori di Tinkering.
Il primo dedicato all’impiego base di Makey Makey e il secondo incentrato sulla robotica creativa e sulla realizzazione di un bristlebot.
Entrambi i workshop avevano lo scopo di offrire delle soluzioni pratiche in poco tempo: la ricetta della plastilina conduttiva, i posti migliori dove comprare o recuperare i materiali, le materie scolastiche da coinvolgere, le fasce d’età più idonee per le diverse attività, i programmi da conoscere per approfondire.
Oltre al laboratorio (ormai arcinoto!) sulla costruzione del joypad per usare Makey Makey, ci siamo dedicati dunque alla costruzione di questi piccoli insetti:
Su Youtube si trovano innumerevoli tutorial per riprodurli, ma, come al solito, provare in prima persona, cercare i materiali più indicati, correggere il tiro se si fanno errori o si cambia idea, è sempre la cosa migliore. Io, per esempio, prima di capire come preservare lo spazzolino dall’azione super incollante del nastro bi-adesivo ho impiegato un bel po’ e prima di consacrare il pluriball a materiale perfetto per realizzare le ali ho fatto diversi tentativi!
Il risultato, ora, mi soddisfa quasi al cento per cento (si può ancora migliorare) e in mente ho già un sacco di attività collaterali da collegare a questa.
Ieri, in meno di un’ora, abbiamo parlato un po’ di tinkering e ci siamo cimentati nella costruzione, a gruppi, di bristlebots colorati, ragionando sulla differenza di movimento legata alla posizione del motore, sulla pesantezza di un’eventuale pila in più per aggiungere un led (e dare così vita a una lucciola), sulla perfetta connessione al mondo delle api nelle classi in cui si sta affrontando l’argomento.
Come sempre l’aspetto che più mi ha colpita è la perfetta sovrapposizione di coinvolgimento che si verifica quando questo tipo di laboratorio viene proposto a una classe di quindici bambini o a un gruppo di quindici adulti… per quanto mi riguarda un chiaro indice di successo!