BookBot: The Private Eye

Nel mio girovagare fra scuole, aziende e conferenze con pubblico composto da generazioni e culture diverse mi ritrovo sempre più spesso, dopo aver parlato di tecnologia e robotica,  a dover rispondere alla domanda “E ora cosa succederà?”.

Questo è sicuramente causato da un senso di smarrimento sulla rivoluzione tecnologia che è in atto, dalle poche competenze che la comunità possiede, vivendo sempre e troppo spesso le tecnologie robotiche e digitali come oggetti “magici”.

Sicuramente la rivoluzione sociale, di identità individuale e di comunità ci ha colti impreparati. 

Ed è proprio su questo tema che la bellissima Graphic Novel “The Private Eye” scritta da Brian K. Vaughan, illustrata da Marcos Martin e colorata da Muntsa Vicente, si concentra.
Dopo aver letto questa opera ho una freccia in più al mio arco, una risposta in più alla domanda “E ora?”.
Brian K. Vaughan si interroga su un futuro prossimo in cui il cloud, i big data, internet crollano.

Cosa potrebbe succedere se un giorno tutti i vostri dati, condivisi con multinazionali e governi “piovessero” e diventassero liberi per tutti? Cosa succederebbe se dal “Cloud” iniziasse a piovere la vostra vita privata mettendola in comune con tutti. E quando intendo vita privata, intendo la vita segreta sui social, i video “hot” guardati nella solitudine notturna, i messaggi privati di WhatsApp, le ricerche nascoste fatte di ambiziosi mai enunciate e debolezze celate. Cosa succederebbe se tutti questi dati, che le multinazionali gestiscono per i loro affari, diventassero di tutti? E’ a questa domanda che prova a rispondere The Private Eye.

In un futuro in cui il cloud crolla, la società riscoprirebbe l’importanza per la privacy, in maniera così ossessiva e maniacale da usare dei travestimenti “impossibili” e affascinanti per girare per le città. The Private Eye è un viaggio in un mondo dove la quotidianità ha i colori della festa dei morti Messicana (e mi ricorda il videogame Grim Fandango), i segreti nascosti dietro alle maschere e i giornalisti trasformati in coloro che raccontano la verità dietro la finzione dei travestimenti, giudicando e punendo le persone.

Non vi racconto altro della trama di questo fumetto, vi invito alla lettura che potrebbe essere usata per avvicinare giovani studenti delle superiori a chiedersi “Cosa sta succedendo” “E ora? “. Grazie a The Private Eye potrete aprire un dibattito sulla privacy (concetto che spesso si liquida troppo facilmente parlando di tecnologie), sull’identità individuale e comunitaria, sul mondo del Grande Fratello e sul mondo di oggi.

Grazie a questo libro, che affiancherei a letture scolasticamente più classiche come 1984, potrete parlare di temi difficilmente affrontabili in classe se non in maniera troppo accademica e spesso noiosa. 

Se volete saperne di più su fumetti di questo genere vi consiglio di visitare: http://panelsyndicate.com

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