L’arte di arrangiarsi

20150424_151418Oggi vi raccontiamo cosa intendiamo, qui a SDR, con la parola arrangiarsi. La foto che vedete accanto non rende giustizia all’impresa, ma riassume bene il concetto che vogliamo spiegarvi.
Quando iniziamo un corso a scuola non sappiamo mai cosa succederà, quanti iscritti ci saranno, quanti seguiranno le lezioni fino alla fine, quanti si perderanno per strada, quanti computer avremo a disposizione (se ne avremo), quanti di essi saranno funzionanti, quanti avranno le casse audio attive, quanti saranno sprovvisti di mouse o di connessione internet…e potrei continuare per ore. Uno degli aspetti più complessi nella sua banalità è la presenza, o meno, di un proiettore o di una lavagna LIM collegabile al nostro pc. Molte volte, quando abbiamo un bel muro libero su cui proiettare le slide o le immagini che ci servono, questo non è il muro dell’aula informatica e spostare continuamente una classe di venticinque ragazzi da un posto all’altro non è mai una buona idea. La stessa cosa capita quando la LIM si trova nella stanza più lontana o quando ci servirebbe usare i computer per qualche tempo ma non per l’intera durata della lezione. Che fare in questi casi? Occorre, per l’appunto, arrangiarsi. E ormai sia io sia, soprattutto, Melissa siamo diventate bravissime. Durante l’ultima lezione alla Scuola Burlando, per esempio, abbiamo approfondito l’uso di Scratch. Il gruppo numeroso di studenti, però, non è omogeneo per quanto riguarda le conoscenze di programmazione, in quanto alcuni ragazzi sono più grandi e conoscono già i passaggi fondamentali. Come fare, dunque, per spiegare agli alunni più piccoli le nozioni di base permettendo agli altri di avanzare senza intoppi o rallentamenti? L’ideale sarebbe stata una bella proiezione sul muro ma l’aula informatica non dispone dell’attrezzatura necessaria, perciò Melissa ha inventato un supporto davvero geniale: un poster plastificato con la struttura di Scratch riprodotta nei dettagli e con dei supporti in velcro su sui attaccare, di volta in volta, i vari comandi necessari. In questo modo i ragazzi hanno seguito passo passo la spiegazione, riproducendo le diverse azioni sul proprio computer e realizzando già dalla prima lezione un videogioco interattivo comprensivo addirittura di variabili e, in qualche caso, di opzioni aggiuntive. Tutto questo mentre il gruppo “dei grandi” sperimentava nuovi livelli di programmazione.
Questa esperienza ci insegna che si cresce anche e soprattutto nelle difficoltà: sono proprio le situazioni più complesse e poco controllabili, infatti, che ci costringono ad aprire la mente e ad accogliere suggerimenti, punti di vista e idee nuove da tutto quello che ci circonda!

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