Alla fine del labirinto

Immagine del 05-05-14 alle 13.23I nostri laboratori con i ragazzi di Philos sono organizzati in modo che ogni tre o quattro incontri si concludano. Questo sistema ci consente di poter chiudere gli argomenti e in qualche modo (anche se mai formalizzato) misurare i progressi fatti in cicli brevi. Siamo arrivati così alla fine del ciclo dedicato all’introduzione del movimento di un robot costruito con il kit Lego Mindstorm NXT. Come avrete letto nei precedenti resoconti la sfida era quella di costruire un robot mobile in grado di uscire da un labirinto in base alla programmazione fatta dai ragazzi. L’ultima lezione dedicata al movimento del robot è stata la realizzazione vera e propria di un video che permettesse di raccontare sotto forma di telegiornale quello che avevamo fatto. Uno dei nostri ragazzi è appassionato di video e vuole sempre organizzare le riprese e le battute, ma spesso il clima  delle riprese è in  stile Kubrick con scene di isterismo e ripetuti ciak. Fortunatamente fra noi c’è un amico di Matteo “il piccolo”, chiamato così perché è sempre stato il più giovane del corso, che riesce in maniera silenziosa e appassionata a dettare i tempi a quelli di noi più fragili, rendendo il momento delle riprese  leggero e socievole. E’ per me lampante come la presenza di un ragazzo capace di leggere la situazione che lo circonda in maniera sincera e veloce consente a tutti di lavorare meglio. Il video che abbiamo realizzato,  che non posso pubblicare dato che non ho la liberatoria di tutti i partecipanti, è venuto bene, il modello “TG” funziona sempre e consente anche la possibilità di legare più cicli di lezioni. Infatti la prossima lezione sarà incentrata sui sensori a ultrasuoni e realizzeremo una news su questo argomento. Ultima nota sul labirinto che abbiamo realizzato, come vedrete dalla foto ci sono dei dinosauri che spuntano dalle pareti di mattoncini. Lollo, è un vero appassionato di dinosauri, ne conosce centinaia di specie diverse. Ha deciso che il labirinto sarebbe risultato più credibile se dei dinosauri lo avessero custodito. Tutti insieme, ci siamo detti, perché no?

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